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1. Società offerenti
2. Investitori professionali

1. Società offerenti

Le piattaforme di equity crowdfunding possono realizzare campagne relative a titoli di capitale emessi da società che rientrano nella definizione di Piccola Media Impresa (PMI), incluse start up e PMI innovative, e organismi di investimento collettivo (OICR) o società di capitali che investono prevalentemente in piccole e medie imprese.
Le PMI, così come definite dalla Commissione Europea (articolo 2, paragrafo 1, lettera f), primo alinea, del Regolamento (UE) n. 2017/1129 del 14 giugno 2017), sono società che, in base all’ultimo bilancio approvato, rispettano i seguenti criteri:
1. Numero di dipendenti inferiori a 250
2. Fatturato non superiore a €50 milioni
3. Attivo di bilancio non superiore a €43 milioni di EUR;

In particolare, devono essere validi contemporaneamente almeno i criteri 1) e 2) oppure 1) e 3).
La “start-up innovativa“, una forma di società di capitali (srl, spa, cooperativa) introdotta dal Decreto Crescita 2.0 del 2012 (Decreto Legge 179/2012), gode di agevolazioni normative e fiscali.
Tra le sue caratteristiche chiave:
• è stata costituita non più di 5 anni;
• ha sede principale in Italia;
• il valore della sua produzione è inferiore a 5 milioni di EUR;
• non ha mai distribuito utili e non ne distribuisce nel periodo in cui permane lo status di start-up innovativa;
• il suo oggetto sociale riguarda lo sviluppo, produzione e commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico;
• non nasce da una fusione, scissione societaria o cessione di azienda o di ramo d’azienda.

Inoltre, soddisfa almeno un requisito tra questi:
• investe in ricerca e sviluppo (almeno il 15% del valore più alto tra fatturato e costi annui;
• più di 1/3 dei dipendenti sono dottorandi, dottori di ricerca o ricercatori oppure, almeno 2/3 dei soci o dei collaboratori hanno una laurea magistrale;
• l’impresa è titolare, depositaria o licenziataria di un brevetto registrato (privativa industriale) oppure titolare di programma per elaboratore originario registrato.

Esiste anche la “start up a vocazione sociale”, un’impresa che soddisfa tutti i requisiti della start up innovativa ma che opera in alcuni settori specifici considerati di particolare valore sociale, così come previsto dalla Circolare 3677/C, emanata dal Ministero dello Sviluppo Economico il 20 gennaio 2015.

Oltre ai forti vantaggi fiscali per chi investe, le altre agevolazioni per le start-up innovative comprendono:
• riduzione di oneri per l’avvio ed esonero dei diritti camerali e imposte di bollo;
• proroga del termine per la copertura delle perdite;
• deroghe al diritto fallimentare;
• disciplina del lavoro tagliata su misura e possibilità di remunerare i collaboratori in modo flessibile e con strumenti finanziari;
• possibilità di accedere in modo gratuito al Fondo di Garanzia per le PMI, un fondo governativo che offre una garanzia fino all’80% dei prestiti bancari contratti dalla società.

Il decreto-legge 24 gennaio 2015, n. 3 (noto come “Investment Compact”), convertito con modificazioni dalla Legge 24 marzo 2015, n. 33, ha assegnato le principali misure già previste a beneficio delle startup innovative a una platea di imprese potenzialmente molto più ampia: le PMI innovative, vale a dire tutte le Piccole e Medie Imprese caratterizzate da una forte componente innovativa, a prescindere dalla data di costituzione, dalla formulazione dell’oggetto sociale e dal livello di maturazione.

Tra le caratteristiche chiave della PMI innovativa troviamo:
• costituita come società di capitale, anche in forma cooperativa;
• ha sede principale in Italia;
• dispone della certificazioni dell’ultimo bilancio;
• le azioni non sono quotate in un mercato regolamentato.

Inoltre, soddisfa almeno due requisiti tra questi:
• investe in ricerca e sviluppo almeno il 3% del valore più alto tra fatturato e costi annui;
• più di 1/5 dei dipendenti sono dottorandi, dottori di ricerca o ricercatori oppure, almeno 1/3 dei soci o dei collaboratori hanno una laurea magistrale;
• l’impresa è titolare, depositaria o licenziataria di un brevetto registrato (privativa industriale) oppure titolare di programma per elaboratore originario registrato.

Oltre ai forti vantaggi fiscali per chi investe, le altre agevolazioni per le PMI innovative includono, tra le altre:
• esonero dell’imposta da bollo;
• proroga del termine per la copertura delle perdite;
• possibilità di remunerare collaboratori e fornitori con strumenti di partecipazione al capitale;
• possibilità di accedere in modo gratuito al Fondo di Garanzia per le PMI, un fondo governativo che offre una garanzia fino all’80% dei prestiti bancari contratti dalla società.

2. Investitori professionali

Secondo il regolamento Consob per la corretta conclusione di una campagna di equity crowdfunding, una quota minima del 5% del target raccolto deve essere sottoscritta da investitori professionali.
I soggetti che possono essere considerati tali si distinguono in:

1. Investitori professionali di diritto
1. i soggetti che sono tenuti ad essere autorizzati o regolamentati per operare nei mercati finanziari, siano essi italiani o esteri quali: banche; imprese di investimento; altri istituti finanziari autorizzati o regolamentati; imprese di assicurazione; organismi di investimento collettivo e società di gestione di tali organismi; fondi pensione e società di gestione di tali fondi; i negoziatori per conto proprio di merci e strumenti derivati su merci; soggetti che svolgono esclusivamente la negoziazione per conto proprio su mercati di strumenti finanziari e che aderiscono indirettamente al servizio di liquidazione, nonché al sistema di compensazione e garanzia (locals); altri investitori istituzionali; agenti di cambio;
2. fondazioni bancarie e incubatori di start-up innovative;
3. le imprese di grandi dimensioni che presentano a livello di singola società, almeno due dei seguenti requisiti dimensionali:
• totale di bilancio: 20 milioni di Euro,
• fatturato netto: 40 milioni di Euro,
• fondi propri: 2 milioni di Euro.

2. Investitori professionali su richiesta
I soggetti che soddisfano almeno due dei seguenti requisiti:
1. hanno effettuato operazioni di dimensioni significative sul mercato in questione con una frequenza media di 10 operazioni al trimestre nei quattro trimestri precedenti;
2. hanno in portafoglio strumenti finanziari, inclusi i depositi in contante, per un controvalore superiore a 500.000 Euro;
3. lavorano o hanno lavorato nel settore finanziario per almeno un anno in una posizione professionale che presupponga la conoscenza della materia.

3. Investitori a supporto delle piccole e medie imprese
I soggetti che hanno un valore del portafoglio di strumenti finanziari, inclusi i depositi in contante, superiore a 500.000 Euro, ed in possesso dei requisiti di onorabilità e di almeno uno dei seguenti requisiti:
1. hanno effettuato, nell’ultimo biennio, almeno tre investimenti nel capitale sociale o a titolo di finanziamento soci in piccole e medie imprese, ciascuno dei quali per un importo almeno pari a 15.000 Euro;
2. hanno ricoperto, per almeno dodici mesi, la carica di amministratore esecutivo in una piccola o media impresa, diversa dalla società Offerente.